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NO AL BULLISMO

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Come riconoscere un bullo

Ci sono atteggiamenti che rendono immediatamente riconoscibile un bullo e sono stati dettagliatamente elencati nel sito della Polizia di Stato:

  • ricevi insulti o minacce
  • ti spingono, ti danno calci e pugni, ti fanno cadere
  • ti danno dei soprannomi antipatici e ti prendono in giro
  • diffondono voci maligne su di te
  • ti offendono per la tua razza, per il tuo sesso o per la tua religione
  • fanno sorrisetti e risatine mentre stai passando
  • parlano in codice se sei presente
  • ricevi sms, e-mail e telefonate offensive
  • ti ignorano e ti voltano le spalle se ti avvicini
  • ti costringono a fare cose che non vuoi
  • ti rubano o nascondono i libri, la merenda, la paghetta o le altre tue cose

Gli studenti che si sentono vittime di atteggiamenti aggressivi o si riconoscono nelle caratteristiche del bullismo o cyber-bullismo possono manifestare il proprio disagio scrivendo al seguente indirizzo di posta elettronica: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. .

Lo studente che non avesse la possibilità di inviare una email può far pervenire il suo messaggio in busta chiusa direttamente al prof. Ferrario Paolo o, se impsibilitato, in quanto studente di Via Toce o di Via Azimonti attraverso il coordinatore della propria classe o altro insegnante, che provvederà a farlo recapitare alla referente.

Per contrastare questo fenomeno con la Legge 29 maggio 2017 n. 71 è stata introdotta nelle scuole la figura di un referente per la prevenzione del fenomeno del bullismo e cyber-bullismo che nel nostro Istituto è ricoperta dal prof. Ferrario Paolo.

Se un ragazzo o un suo amico vi racconta di essere vittima di uno degli episodi in elenco, o se, al contrario, scorgete in lui alcuni degli atteggiamenti elencati, non lasciate assolutamente correre, non pensate che sono cose da ragazzi che vanno risolte tra di loro: dovete intervenire.

Il bullismo diventa cyber-bullismo quando azioni aggressive e intenzionali, di una singola persona o di un gruppo, vengono realizzate mediante strumenti elettronici (sms, mms, foto, video, email, chat rooms, istant messaging, siti web, telefonate), con l’obiettivo di provocare danni ad un coetaneo incapace a difendersi.

 






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